Orecchini a clip in oro e rubini birmani naturali, fine XIX secolo

Orecchini a clip in oro e rubini birmani naturali, fine XIX secolo

Coppia di orecchini a clip per foro, databili alla fine del XIX secolo, realizzati in oro giallo 18 carati (16,01 g.), a forma discoidale. In origine concepiti come gemelli cardinalizi di grande rappresentanza, furono trasformati in orecchini negli anni 1990, mantenendo intatta la montatura ottocentesca.

La superficie è tempestata da 38 rubini naturali birmani (19 + 19), non riscaldati, per un totale stimato di circa 9,50 carati. I rubini, di taglio rotondo sfaccettato, presentano tonalità rosso porpora trasparente, con diametri variabili da 4,25 a 4,95 mm. La montatura è ulteriormente arricchita dall’antica tecnica della granulazione aurea, con minuscoli grani sferici applicati fra le gemme.

Provenienti da un'antica famiglia aristocratica torinese questi orecchini, ex gemelli cardinalizi, riflettono il gusto sontuoso e simbolico della committenza ecclesiastica di alto rango. L’eccezionale concentrazione di rubini naturali rende questo gioiello un unicum sul mercato antiquario. La compattezza della forma circolare e la scelta dei rubini birmani, considerati i più pregiati per tonalità e luminosità, conferiscono al gioiello un valore di prestigio e rappresentanza.

Inoltre il rosso dei rubini, colore del sangue e del sacrificio, costituiva anche un segno di potere e dignità cardinalizia. La successiva trasformazione in orecchini, avvenuta nella fine degli anni 90 del 900, non ne altera la natura originaria, ma ne rende possibile un nuovo utilizzo contemporaneo, mantenendo intatto il fascino aristocratico e devozionale.

Provenienza
Italia

Epoca
Seconda metà XIX secolo (1870-90)

Misura
Diametro 2,5 cm. circa ciascuno

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